La normativa di riferimento e gli ambiti di applicazione
Piano casa 2010
Il Piano Casa è un complesso sistema di norme che ha l’obiettivo di rilanciare il settore edile. Il senso della manovra proposta dal Governo è di dare la possibilità di effettuare ampliamenti o ricostruzioni di edifici in deroga ai Piani Regolatori locali. Per questo motivo il Piano Casa è regolato dalle leggi regionali emanate in materia, che a loro volta spesso rimandano ai regolamenti comunali. E’ quindi fondamentale avvicinarsi a questa opportunità rivolgendosi ai Comuni di residenza e a consulenti informati. Ecco in sintesi le linee guida del progetto: I Comuni possono concedere permessi per ampliare edifici abitativi esistenti fino al 20% del loro volume o della superficie coperta nel caso siano destinati ad uso non abitativo. La concessione è legata al rispetto dei vincoli paesaggistici, architettonici e storici. E’ data la possibilità di abbattere e ricostruire - anche in zona differente - edifici antecedenti al 1989 che abbiano bisogno di essere adeguati agli standard qualitativi, energetici e di sicurezza, purché non soggetti a particolari vincoli. La ricostruzione potrà essere autorizzata con un aumento dei volumi del 30%, che può diventare il 35% se la ricostruzione avviene con tecniche di bioedilizia o che prevedano l’installazione di impianti ad energie rinnovabili. Per chi decide di effettuare ampliamenti, ricostruzioni o nuove costruzioni nell’ambito del Piano Casa sono previste riduzioni sugli oneri di costruzione a partire dal 20% e maggiori se si tratta di destinare l’edificio a “prima casa”. Naturalmente sono esclusi dalle agevolazioni del Piano Casa tutti gli edifici che risultino costruiti o ampliati abusivamente.